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Scienze

Solletico e schizofrenia

Uno degli aspetti più intriganti del solletico è che non possiamo farcelo da soli. Perché funzioni, abbiamo bisogno che sia qualcun altro a farcelo. Il riconoscimento dell’altro da sé è un elemento chiave dell’elaborazione di questo stimolo, e si tratta di una capacità che gli esseri umani iniziano a sviluppare fin dai primi mesi di vita. Già da qualche anno sappiamo però che esiste una particolare categoria di soggetti in grado di aggirare questa regola: i pazienti affetti da schizofrenia. Ciò si deve proprio alla difficoltà che queste persone hanno nel discernere il sé dall’altro da sé.

Dentro il cervello di chi soffre il solletico

Tutti abbiamo fatto, almeno una volta nella vita, esperienza del solletico e di quello che è il suo effetto più comune: la risata. Ma cosa c’è dietro questa singolare reazione? La scienza moderna ci offre alcuni spunti su come il cervello elabora lo stimolo del solletico e ne fa scaturire la risata. Scopriamoli insieme!

Il solletico come gioco tra madre e figlio

Il solletico è un grande enigma. Molti dei suoi aspetti restano ancora da chiarire, e la comunità scientifica si interroga da tempo su questa modalità di interazione (non solo) umana, nel tentativo di svelarne la natura.